SUA SANTITA' LE SCRIVO AFFINCHE' POSSIATE INTERVENIRE! GAETA - DEGRADO E ABBANDONO A CUI E' SOTTOPOSTO IL TEMPIO DI SAN FRANCESCO - LA LETTERA A PAPA FRANCESCO DI UN TURISTA DI NOVARA
- Categoria: Cronaca
- Pubblicato Lunedì, 15 Luglio 2019 13:28
- Scritto da Redazione
GAETA - DEGRADO E ABBANDONO A CUI E' SOTTOPOSTO IL TEMPIO DI SAN FRANCESCO - LA LETTERA APERTA A PAPA FRANCESCO DI UN TURISTA DI NOVARA
Spett.le Redazione GaetaChannel, vi invio allegata alla presente una lettera che ho inviato alle massime autorità per segnalare il degrado e l'abbandono a cui è sottoposto il Tempio di San Francesco. Prego, se è nelle vs. possibilità, di dare massimo risalto alla problematica. Grazie infinitamente per quanto riuscirete a fare.
"Con la presente intendo sensibilizzare le SS.LL. affinché possiate intervenire per risolvere le problematiche di ordine tecnico-burocratiche, di restauro, di messa a norma, di vigilanza e quant’altro occorrente, facendosi anche carico di lodevoli iniziative per far rivivere il Tempio di San Francesco sito in Gaeta (LT).
A seguito di una mia visita alla città di Gaeta notai questa Chiesa che per la sua maestosità architettonica e per la posizione strategica, l'edificio è situato sul versante del monte Orlando rivolto verso il golfo di Gaeta, in una posizione dominante sul centro storico della città, ritenni di doverla visitare, quindi mi adoperai chiedendo lumi ad alcuni abitanti del posto per poterla raggiungere.
Arrivato a destinazione, a pochi passi dalla grande scalinata, notai subito che qualcosa non andava proprio bene, c’era sentore di abbandono, erbacce alte, rifiuti alimentari lasciati in piatti di plastica a disposizione di gatti ma soprattutto un cartello posto sul cancello, dal quale si accedeva alla scalinata anch’essa piena di erbacce, che comunicava l’apertura del Tempio dal venerdì alla domenica.
Rimasi deluso e sconcertato della situazione trovata; ma questa mia delusione da lì a poco divenne rabbia perché nell’attesa che qualcuno arrivasse ad aprire, mi fu detto da un passante, che forse alle 18,00 sarebbe arrivato l’incaricato ad aprire la chiesa, mi misi a leggere su internet la storia di questa chiesa.
Mi trovavo dinanzi al Tempio di San Francesco, che era sorto su di una cappella fatta costruire proprio da San Francesco di Assisi, un Tempio con circa 900 anni di storia dove San Francesco fece uno dei suoi primi Miracoli e che nella storia dello stesso sono entrati nomi illustri come Carlo II d’Angio’, Papa Pio IX, Ferdinando II delle Due Sicilie, Gioacchino Murat Re di Napoli e tanti altri nomi illustri inoltre, all’interno del Tempio, ci sono e c’erano importanti opere d’arte a firma di prestigiosi artisti.
All’ora stabilita giunsero due persone, un uomo e una donna, che successivamente scoprii essere due ex professori di Gaeta molto preparati sulla storia del Tempio e non solo, così potei visitare l’interno apprezzandone le caratteristiche architettoniche ma scoprii anche che anni addietro era iniziato un restauro, grazie ai fondi messi a disposizione di qualche organo istituzionale ma soprattutto con le donazioni dei cittadini e che non fu portato mai a termine nelle navate laterali ove si notavano i danni causati da infiltrazioni d’acqua assieme ad altre problematiche infrastrutturali.
Onestamente ho trovato un luogo Sacro quasi abbandonato al proprio destino, come se non vi fosse tanto interesse, ma stesse vivendo i suoi ultimi giorni grazie alla nobile azione di un ristrettissimo numero di volontari. Santo Padre, mi perdoni se la disturbo ma ritengo doveroso che Lei sia messo al corrente di questa situazione, Lei che ha scelto il nome pontificale di San Francesco, la prego intervenga affinché in questo luogo Sacro ed alle sue pertinenze sia ripristinato il dovuto rispetto."
Luigi Gavarini - Consulente e Formatore per la Sicurezza nei luoghi di lavoro